Non siamo un paese per giovani

19 Marzo 2009

Guzzanti padre tempo fa ha scritto sulle pagine del suo blog che siamo una mignottocrazia riferendosi alle scelte di Berlusconi, sui ruoli di potere dati ad alcune donne.

E’ vero,ma se quella considerazione riguardava forse principalmente il nostro Premier,trovo questo articolo del Corsera interessante per tutto il resto del paese.

L’Italia è un paese vecchio.Il Presidente della Repubblica è ultraottantenne,quello del consiglio ha superato i settanta,e il suo delfino,Fini,ha passato i 50.

Tutti i ruoli di responsabilità sono affidati a persone,pur intelligentissime e valide, con tante primavere sulle spalle.

Questo penalizza il sistema italia,lo rende schiavo dei suoi luoghi comuni,principalmente quello dei “santi in paradiso” necessari per fare carriera,e soprattutto per iniziarla.

Difficile che chi ha solcato i banchi liceali più di 50 anni fa sia in grado di comprendere realmente lo stato della scuola,difficilissimo poi che sia al passo con le nuove tecnologie(Berlusconi me lo immagino più con i pizzini che col Black Berry),o che possa confrontarsi con i giovani,che possa guidare riforme in campo energetico o sull’università,che sappia realmente combattere le stragi del sabato sera, o confrontarsi con i problemi del mondo dello sport.

Infatti la scuola in Italia fa schifo,l’Università pure peggio,le leggi su internet sono degli aborti,scritti spesso(vedi la proposta della Carlucci e di Barbareschi)per favorire una parte senza occuparsi dell’altra,in campo energetico vogliamo tornare al nucleare abbandonato da tutto il mondo,il sabato sera muoiono giovani come se niente fosse,e lo sport principe del paese,il calcio,vede squadre dalla B alla 3° categoria fallire miseramente con cadenza annuale,e le leggi che dovrebbero occuparsi dei tifosi del calcio sono scritte da incompetenti in materia.

Speriamo che il post Berlusconismo che mi auguro parta dalla prossima legislatura vari una stagione fatta di governi più giovani.Che i giovani li sostenga e li faccia diventare veramente una forza trainante del paese e non solo una macchietta messa li da qualche genitore o amico dell’amico particolarmente influente.

salut

mashiro

salut

mashiro

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