Dello scontro Rossi-Marquez in Malesia domenica sanno tutti, le immagini sono su tutti i social network e quindi è inutile ripubblicare o raccontare questo episodio per l’ennesima volta.
Nel mio piccolo faccio alcune riflessioni, al di la del gesto di Rossi.
Per me, il 46 ha perso la partita Giovedì quando è sbroccato in conferenza stampa, quando accusi gli altri o sei Mourinho che vive in uno stato di guerra col mondo oppure hai paura di perdere e quando hai paura di perdere è matematico che succeda.
Detto questo, il buon Valentino è stato sin diplomatico. Io nella mia esperienza di sportivo sono arrivato al massimo a fare il mediano in seconda categoria e non ho mai tollerato un certo tipo di scorrettezze.
Voglio dire per me se fai una simulazione e ti riesce sei bravo; se giochi sporco per innervosirmi fai il tuo mestiere e fa parte del mio essere bravo a starti lontano o a non farmi trascinare nel tuo delirio.
Quindi facciamo a capirci: giocare sporco è lecito, fino però a un certo punto.
Diciamo che c’è una zona tra il lecito e l’illecito in cui fa parte del gioco inserirsi, ci sono quelli che ci sguazzano, quelli che usano il mestiere eccetera, eccetera.
Marquez è stato scorretto e se fossi stato Rossi a fine gara sarei andato dritto dallo spagnolo a dargli due consigli nella faccia.
Probabilmente il giovane spagnolo si è salvato giusto perché è caduto.
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