Il paese del Nimby

6 Aprile 2017

NIMBY è un acrononimo e sta per non per nel mio cortile, che è poi essenzialmente quel che si sente dire per ogni cosa: fabbriche, acquedotti, rigassificatori, depuratori, fogne, autostrade, ferrovie, inceneritori, centrali elettriche, pale eoliche…

Qualunque proposta arrivi, in qualunque parte del paese la risposta è un comitato del NO.

A Genova qualcuno ha persino protestato per i lavori di messa in sicurezza di Bisagno e Ferreggiano, pochi mesi dopo l’ennesimo alluvione che ha devastato la città e causato vari morti, solo perché la piastra a protezione delle polveri gli impediva di vedere il mare dal terrazzo o giù di li.

Ora io non sono un grande fan del cemento, delle opere fatte a caso o inutili: però quando sento dire certi no mi domando ma chi dice no come pensa di campare?

Per dire se a Genova non teniamo in piedi il porto facendo i dragaggi, che facciamo?

Se non tiriamo in piedi gli Erzelli mettendoci tutte le risorse possibili e immaginabili, ai giovani che cazzo gli facciamo fare?Gli diamo un biglietto per Berlino e tanti saluti?

Tutto questo a fronte di non rinunciare a mezza comodità: nelle città più grandi, Genova in testa, il traffico è sempre alle stelle e la differenziata sotto il minimo sindacale, che sicuro sarà colpa dei politici che si fanno pagare dai privati che gestiscono discariche e inceneritori, tanto però i dati sono li.

Io quando sento i no al terzo valico, sempre per restare in tema genovese mi domando se ci sono: collegarci velocemente e comodamente con Milano è l’unica cosa che può salvare una città moribonda, senza alcuna prospettiva e no il problema è che disboscano terreni che per altro non si coltivano dal ’70.

Addirittura anni fa avevano prospettato di mettere delle pale eoliche dal porto di Voltri per elettrificare le banchine e far spegnere i motori delle navi attraccate e c’era(c’è?) un comitato del NO perché le pale eoliche rovinano il panorama e fanno rumore..in un porto container.

Quando avevo letto la notizia ero sobbalzato.

In ogni caso questa cosa del TAP a me più che un caso di legittima protesta per una cosa che non si deve fare, così a occhio e a naso, sembra una rottura di cazzi tanto per farla..insomma un tipico caso di NIMBY, che va anche bene sia chiaro.

Basta non lamentarsi che le bollette sono care, che non c’è lavoro, che l’Italia è un paese poco connesso o poco avanzato.

 

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