I titoli di studio dei ministri e dei politici in genere
Senza categoria / 6 Settembre 2019

Per come la vedo io un politico, non deve necessariamente essere un professore iper titolato per poter fare il ministro. Un ministro della salute non opera a cuore aperto. Il ministro dell’istruzione non metterà mai piede in un aula per insegnare e quello dello sport mi sembra improbabile vederlo alle Olimpiadi nelle vesti di atleta. Sarebbe come dire che i religiosi non sono esperti di famiglia perché non ne hanno formato una. Se parli qualche ora con un parroco o con qualche suora dei disagi delle famiglie moderne ne sanno più di tanti terapeuti. Ho sempre pensato che una bidella sapesse come funzionano le scuole decisamente meglio di tanti dirigenti scolastici; è probabile che un contadino sappia gestire le necessità dell’agricoltura come un agronomo. Un ministro, ma anche un assessore, detta una linea politica. Non scrive delle leggi, ci sono fior fior di tecnici che si occupano di quello. Ma vale per Teresa Bellanova, come per l’assessore regionale sardo Gabriella Murgia, anche lei terza media e una vita passata in mezzo alle pecore. La competenza di un ministro, secondo me, non è determinata dal titolo di studio. Quanto da materie e temi di cui ti occupi quotidianamente, anche come attivista…