Per 27 anni è stata una delle frasi celebri di mia mamma.

Mia mamma, come tutti del resto, aveva alcune frasi che ripeteva spesso e su cui noi scherzavamo  sempre, ricordo ancora quando la domenica mattina mi presentavo verso le 11 in cucina e lei mi chiedeva di fare qualcosa con la tipica frase: Sono nelle curve.

Oppure quando diceva a me e mio fratello che famelici affettavamo del salame per fare un panetto: Mi sono svegliata alle 5 per farvi da mangiare, basta che poi non mi mangiate.

O ancora quando scherzavamo sulle porzioni sin troppo generose dei manicaretti che preparava, dicendoci che lei era di Pentema e che se volevamo i ravioli piccoli potevamo alzarci presto e farceli da soli.

Ultimamente quasi fosse un presagio era solita dire 2 frasi in genovese: Pregæghe finché ghé sön e Fagghene dö bén ai âxi.

Pregate finché ci sono e fagliene del bene agli asini.

Mai come oggi mi viene il magone a pensare che ci ridevo su e la prendevo in giro, pensando che sarebbe stata al mio fianco a lamentarsi per tanto tanto tempo.

E invece l’abbiamo seppellita 2 anni fa, 2 anni che mi sembra ieri.

E sono 2 anni che penso: ma che scherzo del cazzo.

Ciao ma’